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"Né cielo né terra |
Lo shakuhachi è un flauto di bambù ad imboccatura dritta molto semplice, dotato di 5 fori (4 anteriori e uno posteriore), ma da ciò ne deriva la complessità nel suonarlo. La dimensione standard dello shakuhachi
è uno shaku e
otto sun di
lunghezza che corrisponde a circa 54,5 cm., normalmente si inizia lo
studio con questa misura di flauto (shakuhachi 1.8) adatta a tutti i
repertori, più si allunga la misura (1.9, 2.0, 2.1, etc...) più
ci si avvicina al repertorio solistico sacro/meditativo. Vi sono due principali tipologie di shakuhachi:
Qui sotto le note naturali emesse
dallo shakuhachi (1.8) con le cinque posizioni principali Lo shakuhachi puņ emettere tutte
le note di una scala cromatica, seppur dotato di soli cinque fori, attraverso
una singolare tecnica ( meri/kari
) con angolazioni/inclinazioni del capo e la parziale chiusura/apertura
dei fori, fino a spingersi a "micro tonalità" impensabili
per altri strumenti. La gestualità misurata di
dita e capo, il controllo della muscolatura facciale per l'imboccatura
e addominale per la respirazione rendono molta fisicità alla
pratica dello shakuhachi, che non è seconda per importanza alla
dimensione meditativa dello strumento. L'importanza che riveste la respirazione
insieme alla particolarità timbrica dello shakuhachi ci ri/donano
una "esperienza interiore" nel suonarlo, dove il suono da
forma all’aspetto trascendente delle cose, che non possiamo vedere,
toccare, ed in questo caso ascoltare. Per un
ampia panoramica sullo shakuhachi segnalo il libro dell'amico "SHAKUHACHI, il suono dell'anima" acquistabile
presso librerie, online, in formato cartaceo, ebook, o richiederlo scrivendo
all'autore: robe.sall@libero.it Sulla fabbricazione consultare la pagina web del liutaio francese: Jean Marie Fouilleul |
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