"I campi e i monti
sono scomparsi
sotto il manto nevoso
E' il nulla"
Naito Joso (1662-1704) |
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La
mia didattica si struttura principalmente in tre modi:
- lezioni individuali presso
la mia abitazione: Via Marconi 12, Alzano Lombardo
24022 (Bergamo)
- lezioni via SKIPE
- corsi collettivi di due giornate
che dirigo a distanza di circa tre mesi l'uno dall'altro (primavera,
estate, autunno) attualmente presso le città di Milano e Torino
L'insegnamento base prevede:
- tecniche di respirazione, postura, presa e
imboccatura dello shakuhachi
- diteggiatura, emissione delle note base
- suono legato e staccato, tecniche di articolazione varie
- famigliarizzare con i segni giapponesi per la lettura della partizione
tradizionale
- solfeggio parlato e cantato
- studio progressivo sui repertori: tradizionale (honkyoku),
popolare (min'yo), cameristico (sankyoku)
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Nell'illustrazione della presa sono indicate con la numerazione le
dita impegnate a chiudere/aprire i fori, numerati a loro volta sulla
tabella diteggiatura.
Quindi il dito 1anulare, mano inferiore, chiude e apre foro 1 etc...
Le dita medie, rispettivamente tra il foro 1e2 e il foro 3e4, con il
pollice inferiore rimangono sempre in presa sul flauto (molto importante
ai fini della stabilità), i mignoli son "liberi".
Qui sotto la progressione illustrata della scala naturale dello shakuhachi,
la diteggiatura rimane la stessa nei primi due registri OTSU
quello grave, KAN quello acuto:
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